Cos'è Roboable
Roboable è un progetto rivolto all’utenza debole: l’obiettivo è la creazione di un nuovo strumento di “edutainment” in grado di veicolare contenuti terapeutici e riabilitativi.
Lo scopo è quello di rendere accessibile la tecnologia per creare uno strumento ludico e didattico che possa caricarsi anche di contenuti terapeutici.
Il progetto trae ispirazione dalle potenzialità espressive della maschera, già noto strumento di cui si avvale la psicoterapia allo scopo di far emergere emozioni e sentimenti.
Attraverso l’identificazione con il device, l’utente ha la possibilità di esprimere le proprie emozioni, motivato a mantenere un alto livello di concentrazione e collaborazione.
Stimolazioni visive, uditive e di movimento aiuteranno i bambini ad esprimersi utilizzando strumenti di vario genere come transfert: attraverso l’identificazione con il device il bambino proietterà le proprie emozioni.
Roboable è anzitutto un sistema, una piattaforma di lavoro open-source e source-in-progress alla quale accedere per creare e condividere contenuti.
Il kit comprende un’unità base interfacciabile con infinite cover sensorizzate, ossia device emozionali provvisti di sensori. Inoltre il dispositivo è in grado di interagire con supporti (pc e proiettore, smartphone e tablet) capaci di riprodurre scenari di gioco interattivi opportunamente studiati e scaricabili gratuitamente dal sito dedicato.
Target
Roboable è un progetto rivolto all’utenza debole, nello specifico a bambini affetti da disturbi dello spettro autistico o con disagi cognitivi/motori da lievi a gravi.
Tra i cosiddetti disturbi dello sviluppo, l’autismo è forse il meno conosciuto tuttavia è meno raro di quanto si creda: i dati più recenti indicano un’incidenza di 1:100 e il rapporto tra femmine e maschi è di 1:4 (Moldin e Rubinstein, 2006). I sintomi dell’autismo tendono ad essere permanenti, ma possono variare con miglioramenti significativi in molte aree dello sviluppo se viene messo in atto un intervento educativo precoce e adeguato.
Le aree maggiormente colpite sono due:
- l’abilità di comunicazione sociale
- l'interazione con gli altri
Nell’area della comunicazione sociale si riscontrano compromissioni sia nello sviuppo del linguaggio verbale e non, sia nelle capacità di avviare un’interazione sociale e rispondere all’iniziativa altrui. Nell’area comportamentale, invece, i bambini con autismo mostrano un deficit nell’immaginazione, che si evidenzia attraverso un repertorio ristretto di attività e interessi, con comportamenti ripetitivi e stereotipati.
L’autismo si manifesta in modo molto eterogeneo e raramente si trovano due bambini con tratti autistici simili. Si parla anche di “Disturbi dello spettro autistico” e di “sindromi autistiche” in quanto ildisturbo può essere considerato un continuum di condizioni che hanno molte caratteristiche in comune e i cui confini sono sfumati.
Tra questi ricordiamo le sindromi di Asperger, di Heller, di Rett e il cosiddetto Disturbo Pervasivo dello Sviluppo. Con l'avvento dell'ultimo DSM 5 è stata introdotta un’importante modifica: prima si poteva parlare di soggetti Asperger mentre adesso questa dicitura è stata eliminata e rientra all'interno di una casistica definita autismo e che può avere diversi livelli da quelli più gravi a quello sottosoglia o variante alla norma. Per saperne di più cliccate qui.
Obiettivi
Roboable vuole infrangere la barriera di complessità propria di molti dispositivi in relazione ad apprendimento, utilizzo e manutenzione, ed è stato progettato per assolvere ad una funzione specifica e la sua forma è stata studiata per risultare appropriata alle modalità d’uso desiderate poichè si è data grande attenzione alle preferenze degli utenti.
Il progetto si propone di mettere a disposizione del personale ospedaliero e/o dei familiari, degli insegnanti e dei volontari un nuovo strumento per dialogare e per “connettersi” alle specificità degli utenti affetti da disturbi dello spettro autistico. L’eccezionalità del progetto sta nel dare la possibilità di interagire anche a chi vive situazioni di limitazione cognitiva o motoria estrema. In forza della sua morfologia tecnica e tecnologica elementare, Roboable può essere adattato con facilità a bisogni e situazioni di volta in volta diversi, può crescere insieme al suo utilizzatore, diventare addirittura elemento di gioco a coppie o di gruppo.
L’attività svolta ha messo in luce come l’impiego del sistema Roboable ben si presti al raggiungimento degli obiettivi di maggior rilievo per soggetti con autismo:
- Obiettivi sociali: Comprensione delle regole elementari per partecipare a scambi sociali e ad attività basate sulla cooperazione come guardare negli occhi le altre persone, aspettare il proprio turno, condividere il materiale ecc. Sviluppo della capacità di interpretare il comportamento sociale degli altri - capire se un altro bambino vuole giocare o meno. Comprensione del rispetto dei tempi e delle modalità delle interazioni sociali. Sviluppo di abilità di problem solving per affrontare le difficoltà personali o quelle che si possono incontrare durante uno scambio relazionale.
- Obiettivi comunicativo-linguistici: In questo settore la priorità è stata quella di insegnare al bambino a utilizzare dei sistemi di comunicazione che gli permettessero di esprimere i propri desideri e stati emotivi e di comprendere quelli altrui anche al di là del contenuto letterale. Inoltre si è lavorato su come comprendere e usare correttamente la comunicazione non verbale e a capire gli aspetti legati alla pragmatica della comunicazione (ad esempio i propri dati anagrafici, indirizzo numeri telefonici in caso di smarrimento o pericolo).
- Obiettivi cognitivi: Nella sfera cognitiva i bambini autistici devono essere aiutati nell’acquisizione di quelle abilità che permettono loro di notare regolarità nell’ambiente, trarre inferenze e agire in modo finalizzato. Quindi, si è lavorato per cercare di aiutarli a sviluppare capacità di rappresentarsi in maniera integrata con le proprietà fisiche, funzionali e concettuali della realtà che li circonda (ad esempio accoppiare/ suddividere oggetti o immagini in base alla forma, alla loro funzione o ad altre proprietà astratte); di gestire diversi compiti o diverse informazioni contemporaneamente (multi-tasking) per trovare soluzioni efficaci a risolvere situazioni problematiche.
- Obiettivi affettivo-relazionali: Nella sfera cognitiva i bambini autistici devono essere aiutati nell’acquisizione di quelle abilità che permettono loro di notare regolarità nell’ambiente, trarre inferenze e agire in modo finalizzato. Quindi, si è lavorato per cercare di aiutarli a sviluppare capacità di rappresentarsi in maniera integrata con le proprietà fisiche, funzionali e concettuali della realtà che li circonda (ad esempio accoppiare/ suddividere oggetti o immagini in base alla forma, alla loro funzione o ad altre proprietà astratte); di gestire diversi compiti o diverse informazioni contemporaneamente (multi-tasking) per trovare soluzioni efficaci a risolvere situazioni problematiche.
- Obiettivi sensoriali: Nella sfera sensoriale gli obiettivi individuati dal team di esperti in didattica sono stati quello di insegnare al bambino a evitare attivamente determinate stimolazioni sensoriali, che interferiscono con l’apprendimento e ostacolano la partecipazione ad attività condivise, sostituendole con altre socialmente più accettabili; a tollerare gli stimoli a cui è ipersensibile (rumori, suoni, luminosità); a funzionare in situazioni affollate e rumorose.
Lo scopo latente di tutti gli obiettivi individuati è ovviamente quello dell’autonomia: una delle cose più importanti e gratificanti per crescere e diventare adulti pro-sociali, sicuri, soddisfatti di se stessi e pronti ad interagire con gli altri in maniera costruttiva. Spesso, infatti, i bambini autistici hanno bisogno di assistenza in semplici routine di tutti i giorni (vestirsi, lavarsi, mangiare, andare in bagno), perché non prestano spontaneamente attenzione agli altri e quindi non provano ad imitarli. Le attività svolte con Roboable hanno cercato di insegnare a questi bambini a suddividere ogni routine complessa in tanti piccoli gesti, uno sequenziale all’altro, e ad organizzare gli ambienti e i materiali per facilitare la pianificazione e l’esecuzione dei compiti.